Raccolta fondi un gol al Coronavirus: noi ci siamo

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Loro sono i più “piccoli”. Ma allo stesso tempo anche i più vicini. Sono quelli che gli ospedali come l’Amedeo di Savoia li conoscono bene. Ci passano davanti ogni giorno in macchina, a piedi, in bicicletta. Davanti a tutti quelli del capoluogo torinese così come a tutti quelli delle altre città del Piemonte e della Valle d’Aosta. Che magari hanno aperto loro le porte per un crociato, una caviglia slogata, una “botta” durante una partita dei loro campionati. Quelli dei Dilettanti. Per questo, non appena a conoscenza dell’iniziativa del Direttore di TuttoSport Xavier Jacobelli “Un gol al Coronavirus”, il presidente del Comitato regionale Piemonte Valle d’Aosta Christian Mossino non ha esitato un attimo. Ha alzato il telefono e ha detto “Noi ci siamo”.

E con il termine “noi” ha mostrato l’intenzione di coinvolgere in questa raccolta fondi a favore dell’ospedale Amedeo di Savoia tutte le 629 società che animano il nostro calcio dilettantistico. Migliaia di giocatori, allenatori e dirigenti che non possono rimanere immobili di fronte alle
difficoltà che l’emergenza Coronavirus sta causando all’ospedale in questione, specializzato nelle malattie infettive e, in generale, a tutti gli ospedali del territorio.

«Un’iniziativa lodevole che appoggio pienamente e per la quale, al pari di tutti i membri del mio Direttivo, ho già provveduto a dare un sostegno anche in prima persona: è questo il momento di dare tutti quanti un segnale concreto di vicinanza all’immenso lavoro che medici, infermieri, direttori sanitari e anche tutti i volontari stanno compiendo, senza badare a orari e turni infiniti, per contenere l’emergenza Coronavirus che ci ha colpito. Nel corpo così come nell’animo, alla luce anche delle restrizioni indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri». Un tema che, nelle vesti di numero uno del calcio regionale, in questi giorni sta riempiendo i suoi pensieri e quelli del suo Direttivo, sempre all’opera seppur costretto, dai recenti provvedimenti della LND, alla chiusura della sede torinese di via Tiziano Vecellio 8 – la nuova “casa” del calcio subalpino inaugurata lo scorso 29 gennaio-, così come di tutte le altre sedi dei comitati provinciali. «Sono tante le domande che le Società ci pongono in queste ore così convulse e noi stiamo facendo il possibile per mantenere costante e produttiva la comunicazione con ciascuna di esse attraverso i mezzi di cui disponiamo, proprio come abbiamo intenzione di fare a favore di questa raccolta fondi per l’ospedale
torinese. Il gioco del calcio è ciò di cui dobbiamo occuparci, ma in questo momento la nostra priorità è una: tutelare la salute dei nostri tesserati e, in generale, di tutti i cittadini. E solo con un sistema sanitario forte e sostenuto da iniziative come questa possiamo, tutti insieme, superare
questo momento così complicato». Mossino si rivolge, quindi, a tutte le “sue” società, come già aveva fatto attraverso una lettera aperta indirizzata a ogni Presidente di cui, condividendone in un certo senso il ruolo, comprende preoccupazioni e incertezze legate alla situazione contingente. E al quale ha scritto queste parole: “Lo sport divide nella competizione, ma unisce negli ideali e nelle azioni a suo favore: ora dobbiamo, insieme, saper interpretare questo ultimo aspetto, con coscienza e con responsabilità”. Coscienza e responsabilità: due atteggiamenti che si sposano perfettamente
con la sua volontà di sostenere la raccolta fondi di TuttoSport che, grazie all’indicazione ricevuta dal dottor Giovanni Di Perri, Direttore della struttura Malattie Infettive dell’Amedeo di Savoia, ha come beneficiaria la onlus Anlaids che provvederà a veicolare il denaro versato con la causale
“Ospedale Amedeo di Savoia”
.

In queste settimane in cui si è costretti a rimanere lontano dai campi e soprattutto dai propri compagni di squadra, fuori da quel posto, lo spogliatoio, che i giocatori proteggono e amano a volte anche più del rettangolo verde, Mossino ci chiama tutti a raccolta. Affinché ciascuno di noi possa, concretamente, segnare “Un gol al Coronavirus”. E, ogni volta che ci passerà di nuovo davanti in macchina, a piedi o in bicicletta, sapere che oltre le finestre di quell’ospedale anche lui ha fatto sentire il proprio abbraccio. Come quello durante un’esultanza, che questa volta sarà l’epilogo di una vittoria molto più grande di quella ottenuta in campo.

Per tutti coloro che vogliono unirsi all’invito del Presidente Mossino forniamo di seguito gli estremi per effettuare la donazione:

IBAN: IT 53 N0760101000001024177220

CAUSALE: OSPEDALE AMEDEO DI SAVOIA