Giornata della Memoria: la Lega Nazionale Dilettanti al Museo del Grande Toro

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Si è celebrato a Grugliasco, presso il Museo del Grande Toro, il centenario dell’esordio con la maglia Granata di Vittorio Staccione.

Vittorio Staccione nasce a Torino il 9 Aprile 1904 da famiglia operaia. A 11 anni, notato da Enrico Bachmann, famoso calciatore del Torino, viene inserito nelle giovanili della squadra granata. Esordisce in prima squadra nel 1924. La storia sportiva e umana del giocatore viaggia di pari passo con il ventennio più oscuro d’Italia. Il non volersi piegare al regime di Mussolini ha senza ombra di dubbio reso molto complicato il percorso sportivo di Vittorio; nonostante le intimidazioni e pure le ripetute violenze, Staccione sul campo ha saputo lasciare il segno, sia nel suo amato Torino, sia successivamente nella Cremonese, Fiorentina ed a Cosenza. Finita la carriera calcistica, torna a Torino, lavorando come operaio alla FIAT e partecipa all’organizzazione dello sciopero del 1 marzo 1944. Dieci giorni dopo viene arrestato, consegnato alle SS e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, assieme al fratello Francesco, come prigioniero politico. Morirà il 16 marzo 1945.

Presenti alla cerimonia oltre al Responsabile dell’Area di Responsabilità Sociale LND Luca De Simoni, il Vice Presidente Vicario LND Christian Mossino, il Presidente del CR Piemonte Valle d’Aosta Mauro Foschia, il Vice Presidente del CR Piemonte Valle d’Aosta Eudo Giachetti, il Presidente del Museo del Grande Toro Domenico Beccaria, Alfredo Trentalange del DCPS FIGC, il Presidente CONI Regionale Stefano Mossino, Giovanni Spina dell’Area Responsabilità Sociale CR Piemonte Valle d’Aosta, Agostino Guarnieri Responsabile Regionale DCPS, Valentina Vivarelli Sostituto Giudice Calcio a 5 Nazionale, e Federico Molinario Staccione, il nipote di Vittorio Staccione.